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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

sabato 29 settembre 2012

CHE COSA SIGNIFICA INSEGNARE ATTRAVERSO GLI INDICI TESTUALI?

L'uso degli indici testuali è una metodologia che andrebbe usata (molti docenti lo fanno) con gli alunni di ogni ordine e grado e in qualunque situazione cognitiva in quanto permette di apprendere attraverso l'osservazione, l'anticipazione e la formulazione di ipotesi.

Gli indici testuali, in parole povere, sono tutte quelle informazioni che ci fornisce il testo a colpo d'occhio: le immagini, i titoli, le didascalie, le parole scritte con colori e caratteri diversi...
confrontandosi coi compagni sul perchè di certe immagini, leggendo le didascalie e le parole evidenziate, inizia a sperimentare senza apprendere in modo menemonico o schematico.

Il fare per imparare è la condizione principale affinchè si realizzi l'apprendimento nei ragazzi con DSA, in quanto per loro la memorizzazione non è efficace, come può non esserlo l'esecuzione puramente meccanica.

Agli indici testuali si può far seguire la costruzione di schemi o mappe

mercoledì 19 settembre 2012

PEI O PDP?

Prima di tutto è necessario conoscere la differenza tra i due documenti.

 Il PEI (PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO) riguarda la progettazione di una programmazione individualizzata dove gli obiettivi, generalmente, sono diversi da quelli del gruppo classe in quanto vengono semplificati e ridotti. Solitamente il PEI si stila per tutti quei soggetti che rientrano nella legge 104 del 92 e per i quali viene prevista l'insegnante di sostegno. Il PEI è collegato al PDF (PIANO DINAMICO FUNZIONALE)


Il PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) riguarda la PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico per il raggiungimento degli obiettivi e non l'INDIVIDUALIZZAZIONE. Personalizzare significa adattare il modo di insegnare al modo di apprendere del bambino che abbiamo davanti. Un alunno con DSA apprende per canali diversi pertanto ha bisogno di strumenti, metodologie e attenzioni particolari. Gli obiettivi, però, non vengono modificati, restano gli stessi del gruppo classe in cui è inserito. Cambiano gli strumenti, cambiano le modalità, cambiano i tempi e le modalità di verifica...

Che cosa fare in caso di EES?
La cosa da fare è leggere le indicazioni date dagli specilisti. Se parlano di "necessità di una programmazione individualizzata" bisognerebbe redigere il PEI, ma in questo caso si sconfina nella 104 e quindi nella richiesta di un sostegno.

Se parlano di "percorso personalizzato" si deve redigere il PDP.

La cosa migliore, nel dubbio, è chiedere sempre consiglio agli specilisti che hanno valutato il bambino. La cosa certa è che un bambino con EES deve avere il suo documento in cui viene specificato il percorso didattico che gli insegnanti intendono seguire.
Mentre la legge 170 per i DSA pone l'obbligo per la compilazione, gli altri EES non hanno una normativa che stabilisca un procedimento preciso, pertanto è necessario che i genitori chiedano consiglio allo specialista in merito al percorso da seguire e al tipo di documento da richiedere alla scuola.

pdp e bisogni educativi speciali

Copio e incollo direttamente dal sito della regione Piemonte:

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2007/52/suppo1/00000001.htm

  • Art. 15.

(Interventi per l’integrazione scolastica degli alunni disabili o con esigenze educative speciali)
 
2. Gli interventi di cui al presente articolo sono attivati nell’ambito degli indirizzi regionali di cui al comma 1, anche in collaborazione con le famiglie, attraverso una programmazione coordinata dei servizi e delle attività scolastiche per la predisposizione di un piano educativo individualizzato, al quale possono concorrere altri soggetti pubblici e privati.

(Legge regionale 28 dicembre 2007, n. 28. Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa)




  • estratto DGR n. 18−10723 del 9.2.2009 e  n. 13−10889 del 2.3. 2009  

Gli alunni con Esigenze Educative Speciali sono soggetti che necessitano di specifica programmazione educativa e che risultano così valutati dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile o da Struttura Specialistica del SSN entro il 31/12 dell'anno scolastico di riferimento :

PATOLOGIA CODIFICATA SECONDO CLASSIFICAZIONE ICD 10 DELL'OMS:

Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F89)

F 80 Disturbo evolutivo specifico dell'eloquio e del linguaggio

F 81 Disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche (Comprende Dislessia) (D.S.A.)

F 82 Disturbo evolutivo specifico delle abilità motorie

F 83 Disturbi evolutivi specifici misti

F 88 Altre sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico

F 89 Sindromi e disturbi non specificati da alterato sviluppo psicologico

Sindromi ipercinetiche (comprende ADHD)

F 90.0 Disturbo dell'attività e dell'attenzione

F 90.1 Disturbo ipercinetico della condotta

F 90.8 Sindrome ipercinetiche di altro tipo

F 90.9 Sindrome ipercinetica non specificata

DEFICIT COGNITIVO

Livello intellettivo con QI compreso indicativamente tra i valori 70 ed 84 (codificato nel Sistema Npi.net con il codice QXX: Capacità cognitive al limite QI da 70 a 84.


Il DRG