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ALCUNE INFORMAZIONI SU DI ME

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Torino , Italy
Da 13 anni sono referente per la dislessia, da 3 Funzione Strumentale per l'inclusione del mio istituto. Insegno da 26 anni nella scuola primaria. Dal 2019 collaboro con l'associazione O.S.D a.p.s ( Organizzazione a Sostegno dei Disturbi dell'età evolutiva) come referente per il Piemonte e la Valle d'Aosta ( osdpiemonte@gmail.com ) Sono autrice della favola "Lucertolina e Mirtillina" del libro per bambini sui DSA "Abracadabra Lucertolina". Alcune mie favole sono state pubblicate in altri due libri per bambini editi dalla casa editrice Mammeonline; curo il forum D.S.A su un sito per mamme;ho relazionato ad incontri e convegni sui disturbi specifici dell'apprendimento. Ho presentato il libro sui D.S.A, di cui sono coautrice, al Salone del Libro di Torino. Ho conseguito la specializzazione polivalente presso l'Istituto G Toniolo di Torino, con il massimo dei voti.

sabato 5 luglio 2014

alcuni quesiti sui BES

Chiacchierando con Costanza Di Gaetano, responsabile AID di Biella e Vercelli, sono emerse le seguenti considerazioni:

1) Che cosa sono gli EES, si utilizza ancora questa sigla?
 EES è una sottolineatura utilizzata dalla regione Piemonte per indicare coloro che hanno una diagnosi ad esempio di ADHD, di disprassia, di DSL....

2) Da chi possono essere rilasciate le diagnosi di EES?
Le diagnosi di EES possono essere rilasciate anche dai centri accreditati e non necessariamente dall'ASL
3)Chi rientra, quindi, nei BES?
 Nei BES rientrano gli EES e i DSA ma anche tutte quelle difficoltà generalizzate per le quali non è prevista alcuna diagnosi. Ad esempio situazioni emotive legate a momenti particolari della vita quali, ad esempio, la separazione dei genitori; difficoltà economiche, linguistiche o sociali.
4)Da chi dev'essere rilasciata la diagnosi di DSA?
 La diagnosi di DSA, in seguito alle ultime direttive, dev'essere convalidata da NPI
5) perchè è nececessaria la convalida di un NPI?
 Perchè la conditio sine qua non affinchè si parli di DSA è che vengano escluse patoplogie sensoriali, neuronali e deficit cognitivi. Solo un medico e non uno psicologo o un logopedista hanno gli strumenti e la qualifica per escludere qualunque altro tipo di patologia e attestare che le difficoltà presenti nel bambino sono da attribuire a un disturbo specifico.
6) Che cosa fa il NPI?
 Il NPI è un  medico, controlla che i test a cui è stato sottoposto il bambino rispondano ai parametri della Consensus Conference, dopo valuta l'inesistenza di danni neurologici. Un qualunque foglio con delle osservazioni o  risultati di test, se non ha l'approvazione del NPI è solo una semplice segnalazione di cui i docenti devono comunque tenere conto per la loro azione didattica perchè evidenziano dei problemi ma esso non ha alcun valore al fine della legge pertanto i docenti devono informare la famiglia e suggerire di proseguire il percorso al fine di ottenere la convalida del NPI
7)Il PDP per chi deve essere redatto?
 Per tutti coloro che presentano delle difficoltà anche temporanee: DSA, EES e BES. Per redigerlo ci si attiene alle diagnosi, laddove ci sono, oppure alle segnalazioni e  indicazioni rilasciate dagli specilisti, oppure si fa riferimento alle Indicazioni della L 170
8) Che cosa succede se un docente si rifiuta di compilare i questionari della DGR 16?
 E' passibile di denuncia e ricorso da parte della famiglia. I modelli previsti dalla DGR oltre ad essere un ottimo strumento osservativo utile anche per la continuità didattica tra ordini di scuola, servono per segnalare una difficoltà che potenzialmente potrebbe essere un DSA pertanto il bambino ha la precedenza rispetto a tutti gli altri tipi di diagnosi in quanto il percorso diagnostico dev'essere attivato entro 6 mesi dalla presentazione del modello da parte della famiglia. Se il docente non si attiva segnalando le difficoltà e la famiglia ha dei sospetti e si rivolge a un centro privato, qualora emergesse che il bambino ha un DSA la scuola può essere denunciata perchè a quel punto, la diagnosi rilasciata dal centro dovrà avere la convalida del NPI dell'ASL e il bambino verrà messo in lista d'attesa. Inoltre la famiglia ha speso del denaro quando poteva avere gli stessi risultati in breve tempo, attraverso il percorso pubblico.
9) Quando la scuola deve segnalare?
La scuola segnala dopo un percorso di recupero e potenziamento e dopo aver osservato. Se non ci sono già segnalazioni da parte della scuola dell'infanzia, la primaria può presentare il modello A nel secondo quadrimestre della classe 2^ . Se ci sono delle difficoltà macroscopiche già in 1^, ad esempio un bambino che non riesce a scrivere il proprio nome, oppure a copiare, o ha gravi difficoltà di lateralizzazione , di motricità, di organizzazione e soprattutto di linguaggio, lo si può già segnalare prima che termini l'anno scolastico.
Personalmente consiglio, nel dubbio, di parlarne sempre con la referente DSA,il Dirigente e gli specialisti dell'ASL con cui si collabora.
10) Che cosa succede in sede di esame di stato e di I grado se il bambino è un BES senza diagnosi ma per il quale è stato redatto un PDP?
La commissione deve tenere assolutamente conto del PDP che è stato deciso dal consiglio di classe, esattamente come previsto dall'ultima normativa anche in fatto di esami.
11) Che cosa succede di fronte alla difficoltà se la famiglia non deposita una diagnosi oppure se rilascia alla scuola solo una segnalazione non convalidata dal NPI?
I docenti non possono rifiutarsi di mettere in atto le strategie metodologiche didattiche atte a potenziare le capacità del bambino. Non possono dire "Non c'è una diagnosi quindi lo tratto come gli altri!" Gli insegnanti devono riunirsi in consiglio e redigere il PDP che verrà sottoposto all'attenzione della famiglia alla quale bisognerà far capire la necessità di regolarizzare la documentazione.
12) Qual è il compito del Dirigente?
Il Dirigente deve controllare che i docenti abbiano redatto i PDP per tutti i bambini che presentano delle difficoltà, deve verificare che esso venga attuato durante l'anno scolastico e deve convocare la famiglia, insieme ai docenti, affinchè prenda consapevolezza delle difficoltà e del percorso da seguire al fine di aiutare il figlio.

Un grazie speciale a Costanza che è sempre una grande consulente, disponibile, attenta e sensibile alle problematiche dei ragazzi e dei docenti :O)